Trekking, lungo I castaneti di Cuturelle, Tre Arie, Biamontino e Scoppolise;  nella campagna di Gimigliano e Pentone.

Ottobre, mese delle castagne. Castagno, che nei tempi antichi, è stato,  per i nostri avi, l’albero più  amato. Un’immensa risorsa di vita e di sostentamento,con le variegate trasformazioni del frutto; e legname per : riscaldamento, mobili,  e per la costruzione della propria dimora.

Una passeggiata, lungo le orme delle radici delle nostre Comunità, che potrà offrire, anche l’opportunità d’incontro con rositi e porcini, nel superare il bosco dei Colli,  di Patrone, e la pineta della Nocella.

 

PERCORSO:

Sant’Elia, Scoppolise, Colle Cerasio, a quota mt. 1000; pineta della Nocella;

bosco di Patrone; acquedotto del Visconte; Biamontino, a quota mt.900; Tre Arie, Cuturelle, Fiumarella, Sant’Elia.

Sabato 12 ottobre 2024

Trekking di

“Bellezza, Conoscenza,  Familiarità,  Certezza”

delle cose vissute.

 

“Bellezza”

del verde della primavera, dei colori autunnali, dell’odore del sottobosco, il profumo dei fiori, il gusto dei frutti che pendono dagli alberi, le castagne nei ricci aperti, i funghi commestibili dalla padella nella bocca, il vino lo dobbiamo comprare, anche se alcune volte lo abbiamo degustato lungo il percorso, tutto questo col Gruppo dei camminatori guidati sempre alla ricerca del sentiero mai perduto.

“Conoscenza”

dopo averli fatti da sette anni, in lungo e in largo, in un verso e in quello opposto,  i percorsi delle nostre escursioni,  nonostante la ripetitività, sono comunque parecchie decine, riservano ancora sorprese di stradine sconosciute che intersecano i sentieri principali e che conducono in angoli di incantevole natura selvaggia, e quella stessa ripetitività, che potrebbe far pensare a noia, invece regala sentimenti di

“Familiarità”

per posti che mai avremmo conosciuto, diventati parte delle cose belle della nostra vita come può essere la strada verso casa, sempre uguale, amata e pensata quando siamo lontani, come mi capita, abitando  nella periferia nord di Catanzaro, risalendo in auto dalle tangenziali, ovest ed est, vedendo in lontananza il contorno dei Colli e monte Codorelle, di addentrarmi piacevolmente col pensiero nei loro boschi ora conosciuti con un moto di orgoglio, soddisfazione di esserci stato tante volte e desiderio di ritornarci, e queste riflessioni mi danno la

“Certezza”

che, se ancora il Gruppo mi condurrà nei loro cespugli, se struscero’ tra le felci, nei castagneti, se percorrero’ i tappeti rossi intrecciati dal fogliame autunnale, mi convince di  ore liete nei pomeriggi di sabato da ricordare, e saranno miei per sempre nelle foto che ho fatto e che farò, cosa che mi gratifica, il fatto che le condivido è per gentilezza verso tutti gli amici che nel presente e nel passato hanno calcato i viottoli del palcoscenico della natura, e per ringraziamento all’inarrivabile sceneggiatore, regista e conduttore che permette di vivere quello che ho cercato di descrivere. 🚶‍♀🚶‍♂‍

Sergio Canino

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